" In un futuro non troppo remoto e che somiglia in modo preoccupante al nostro presente, la merce, l'intrattenimento e la pubblicità hanno ormai occupato anche gli interstizi della vita quotidiana. Il Canada e gli Stati Uniti sono una sola supernazione chiamata ONAN, il Quebec insegue l'indipendenza attraverso il terrorismo, ci si droga per non morire, di noia e disperazione. E un film perduto e misterioso, "Infinite jest", dello scomparso regista James Incandenza, potrebbe diventare un'arma di distruzione di massa... "

Mercury Montclair

"Dài un'occhiata, Jim, è qui che teniamo questa Mercury Montclair del 1956 che conosci bene. Questa Montclair pesa 3900 libbre, una più una meno. Ha otto cilindri e un parabrezza curvo e le pinne aerodinamiche, Jim, e una velocità massima su strada di novantacinque miglia all'ora, non una di più non una di meno. La prima volta che l'ho vista ho descritto al venditore la tonalità della vernice di questa Montclair come rosso labbra-mordicchiate." (pag.188)


Mercury Montclair convertible -1956
La Mercury Montclair del 1956 è un esempio lampante di un tempo in cui i produttori facevano tutto il possibile per far risaltare le loro vetture: con un'altezza di 58,6 pollici, progettata come un'auto di lusso, era commercializzata come la berlina più bassa che si potesse comprare. Venne basata sulla concept car (prototipo) Mercury XM-800 e fu collocata al top della gamma Mercury. Il nome "Montclair" derivava da una città del New Jersey. Dal 1955 al 1956 le Montclair vennero dotate di abbondanti cromature e, su richiesta, di verniciatura bicolore.

Ford modello A

"Dieci dollari in totale per un fine settimana intensivo quando viviamo in una gloriosa roulotte e dobbiamo dividere il garage con due Desoto e quella che sembra una Ford modello A senza le ruote e la mia Montclair non può permettersi il tipo di benzina che merita." (pag.195)



Henry Ford
Henry Ford (1863-1947) fu un industriale statunitense esponente del self-made man. Nel 1903 fondò la Ford Motor Company. Noncurante delle oscillazioni del gusto, puntò ad un modello sempre più perfetto e funzionale.

1908-1927 → Modello T (Tin Lizzy, Lizzie di latta): il suo prodotto più famoso, la prima utilitaria ridotta all’essenziale, costruita con materiali resistenti e leggeri, un'automobile alla portata di tutti e di facile manutenzione. Per la sua fabbricazione introdusse la linea di montaggio (1913).

Air dome

"... cura la manutenzione della cupola gonfiabile in dendriuretano conosciuta come il Polmone, che copre la fila di mezzo dei campi. [...] La Sala Pompe è come un organo polmonare [...] funziona a pieno regime solo quando il Polmone è gonfio, di solito nel periodo novembre-marzo." (pag.61)

Questo tipo di struttura utilizza aria interna pressurizzata per gonfiare un involucro di materiale flessibile (tessuti sintetici come fibra di vetro e poliestere rivestiti con polimeri come PVC e Teflon): la pressione dell'aria sull'involucro è uguale a quella esercitata a terra, in modo da spingere l'intera struttura verso l'alto. L'involucro deve quindi essere saldamente ancorato a terra attraverso pesanti contrappesi.

Jacuzzi®

"Il giorno prima che partissero - cioè circa cinque giorni fa - Orin se ne stava da solo nella Jacuzzi accanto alla piscina nel tardo pomeriggio e si prendeva cura della gamba seduto nel calore radiante e nella maledetta luce di quei momenti, la gamba a mollo nella Jacuzzi, e strizzava distrattamente la palla da tennis come continua ancora a fare per abitudine. Guardava la Jacuzzi schiumare bolle intorno alla gamba." (pag.52)

Jacuzzi® Z100 -1996
Nel 1943 Kenneth Jacuzzi sviluppa una grave forma di artrite reumatoide. Notando che le sessioni idroterapiche in ospedale contribuiscono ad alleviare le pene del ragazzo in maniera evidente, il padre, il più giovane dei 7 fratelli Jacuzzi realizza nel 1956 la prima pompa ad immersione, la J-300®, che sintetizza gli effetti curativi dell’idroterapia consentendo a Kenneth di proseguire con i trattamenti idroterapici a casa propria. Inserita stabilmente nei circuiti ospedalieri, la speciale vasca divenne sinonimo di benessere ma stentò a sfondare sul mercato, a causa del suo elevato costo e delle spese di manutenzione.